15 febbraio 2019, Épisode 150
Al dente
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Ciao a tutti da Francesca, vi parlo sul podcast “Al dente!” e oggi, 15 febbraio, esce la puntata n.150! Tadan! Cari amici, questo vuol dire che siamo insieme già da 6 anni e mezzo, che bello! E per restare in tema di numeri, oggi vi parlerò un po’ del gioco del lotto. Come secondo argomento invece vi dirò qualcosa a proposito dei cani, di razza e non.
Tutti pronti? Cominciamo? Allora… buon ascolto!
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Cari ascoltatori, 150 puntate, non ci posso credere! Quando ho cominciato questa avventura, non pensavo proprio che sarei arrivata fin qua!… Nella puntata n. 100, vi avevo già parlato dei numeri e del loro significato, dei modi di dire legati ad essi… Vi ricordate? E… vi piacciono i numeri? Beh, secondo alcuni, sono molto importanti. Per esempio c’è gente che ha una vera e propria allergia per il n. 13. Strano, secondo me il 13 è molto bello.
Eh sì, nel corso dei secoli, anzi, dei millenni, i numeri hanno sempre avuto un’importanza cruciale [1]; in tutte le civiltà antiche, infatti, i numeri erano sacri, e sapete perché? Perché davano la possibilità di comprendere l’ordine del mondo e le leggi del cosmo.
E il 150 che significato potrebbe avere?
Dunque… proviamo a sommare le sue cifre: 1+5+0 fa 6. Il 6 è un numero perfetto, perché è 2 volte 3. Rappresenta l’equilibrio tra vita materiale e vita spirituale. Nell’antichità era considerato il simbolo della bellezza ed era sacro a Venere, la dea dell’amore. Uh, che bello!
Ma scendiamo di nuovo sulla Terra. Sapete che in Italia c’è una città attentissima al significato dei numeri?
I suoi abitanti sono molto, molto superstiziosi [2] e un semplice gioco come quello del lotto qui diventa argomento di infinite interpretazioni. Sto parlando di Napoli, naturalmente! Il lotto però non è un’invenzione napoletana. Sapete quando è nato in Italia? A dire il vero, non si sa con certezza; si hanno notizie del gioco nel Quattrocento e nel Cinquecento, a Milano, Firenze e Genova, e poi in tutta Italia. Per secoli ostacolato [3] dalle autorità e dalla Chiesa, in quanto considerato un gioco immorale e pericoloso, viene più volte legalizzato e soppresso [4]. A Napoli, però, da secoli esiste una tradizione molto forte: i numeri da giocare al lotto non si prendono in modo casuale, no! Prima di tutto, si analizzano i sogni, gli avvenimenti, la cabala, si chiede aiuto ai santi e ai defunti [5].
Ogni sogno infatti corrisponde a un numero da 1 a 90 e c’è un vero e proprio libro dei sogni, la “Smorfia”. Qualche esempio? Eccolo! Avete per caso sognato del caffè? Allora giocate il numero 42. Oppure un giardino? In questo caso il numero è il 51. E così alla musica corrisponde il 55, ai fiori l’81, ai soldi il 46 e così via.
Se funziona, mi chiedete? Mah, non lo so proprio… Non ho mai giocato!
Anzi, non è vero: una volta, con degli amici, abbiamo scherzato tutta la sera con un numero (corrispondente all’età di uno di noi) e per ridere l’abbiamo giocato al lotto. “Su che ruota?” ha chiesto un amico. “Venezia? È una bella città…” dice un altro. “No, facciamolo decidere alla sorte [6], come nel lotto!” Così abbiamo scritto su dei foglietti i nomi delle 10 città in cui si fanno le estrazioni, ne abbiamo preso uno e la città prescelta [7] è stata Genova. Oh, ma lo sapete che il numero poi è uscito per davvero!? Ma, colmo [8] della sfortuna, proprio sulla ruota di Venezia e non su Genova… Che peccato! Non abbiamo vinto niente… Però ci siamo divertiti un sacco [9]. Che è la cosa più importante.
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È una delle domande che si sentono fare spesso: è meglio un cane di razza o un meticcio? Eh, cari amici, la risposta non esiste. Infatti un animale non è un oggetto, è un essere vivente, che resterà con noi per anni, farà parte della nostra vita e cambierà le nostre abitudini radicalmente.
Allora, sia in un meticcio [10] che in un cane di razza ci sono caratteristiche specifiche che bisogna considerare. Ad esempio, un meticcio è un cane con un passato che spesso non conosciamo. Siccome è impossibile ricostruire la genealogia [11] di un cucciolo [12] non possiamo sapere che tipo di carattere avrà, se sarà tranquillo o vivace, se avrà l’istinto di caccia, e così via.
Un cane di razza invece ha un pedigree [13] che ci racconta la sua storia per filo e per segno [14]. A parte le differenze proprie di ogni individuo, avrà certe caratteristiche specifiche: una razza sarà più adatta a stare in famiglia, un’altra a fare la guardia, o ad aiutare nella caccia, e così via. Un meticcio però ha diversi aspetti positivi: in genere è più resistente alle malattie, è molto affettuoso, intelligente; d’altra parte, però, è anche possibile che, se non sappiamo chi sono i suoi genitori, possa avere dei problemi fisici importanti o malattie. E poi ci sono i costi: i cani di razza sono cari, a volte carissimi, al contrario dei trovatelli [15].
Fatte queste premesse, attenzione: prendere un cane solo perché ci piace il suo aspetto esteriore è la cosa più sciocca [16] che possiamo fare. Se non abbiamo esperienza e ci piace un cane come l’husky, bellissimo ma ancora molto vicino al lupo, e quindi difficile da educare, allora potranno esserci dei problemi… È meglio perciò cominciare da razze docili [17], come i cani da pastore [18]. Ma se prendiamo un cane soprattutto per l’affetto e la compagnia, allora possono andare benissimo tutti. Quello che veramente conta è l’educazione (dell’animale e soprattutto del padrone). E se vogliamo un cane unico, in tutti i sensi, originale sia fisicamente che nella personalità, allora lo troveremo senz’altro in un cane di razza mista. Uno dei più belli che ho mai visto era un incrocio [19] fra dalmata e boxer: aveva il muso [20] diviso a metà, bianco e marrone scuro, il corpo tutto bianco con i pallini marroni… straordinario.
Ma una cosa sento di doverla dire, perché è davvero importante, e cioè: mai prendere un cane “di moda”; questi infatti sono selezionati in un modo tale che può essere pericoloso per la loro salute (e, detto fra noi, alla fine gli esemplari troppo sofisticati non sono neppure belli).
Infine, beh… Di razza oppure no, ogni cane, qualunque sia la sua origine, è un dono unico, un grande amico che ci accompagna per tutti gli anni della sua vita, e anche oltre. Per tutti gli anni della nostra vita.
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Bene, cari ascoltatori, anche questa puntata è finita. Scusate per la voce, sono un po' raffreddata. Vi invito a venire a trovarmi il 1° marzo qui su podclub.ch e sulla nostra app, dove trovate anche il Trainer di vocaboli. Su Instagram poi troverete nuove foto. La prossima volta vi parlerò di una bella città del Sud, Matera: la conoscete?
Un saluto da Francesca e a presto!
Danusia - 20.02.2019
Mio cane meticcio
Salute! Vi posso dire che una volta avevo avuto il cane di razza mista. Si aveva chiamato Megi. Era un incrocio fra un cane barboncino e cocer spaniel. Megi era molto bella e inteligente. Lei aveva un corpo da barboncino con le gambe lunghe e i suoi capelli erano come le grande onde neri. Molti si chiedeva come si chiamava questa razza? Purtroppo, mia Megi si ha innamorata del cane bassotto del vicino.....Dei cuccioli sono nati piu' strani. Sembravano un cane barboncino solo...solo...le loro gambe erano storti e corti come le gambe di bassotto! Shock! Incubo! Tali miracoli (5 cani) hanno preso il mio zio e la mia cugina che vivono in campagna. Uffffff
Francesca - 21.02.2019
Ciao Danusia, che storia divertente!!! Il bello dei nostri cani è che ci fanno anche tanto ridere! Grazie di averlo condiviso con noi. Un saluto, Francesca
Walter - 19.02.2019
Complimenti
150 puntate, sempre belle e interessanti anche! Wow, un sacco di lavoro! Spero tu abbia una soddisfazione per te. In ogni caso, complimenti! A proposito, mi piace di più un meticcio. Da bambino, avevo un Appenzeller di razza mista ...molto vivace.
Francesca - 20.02.2019
Grazie mille, Walter, molto gentile! Sì, io mi diverto molto con il podcast :-) Alla prossima puntata! Francesca
Charly - 16.03.2019
Numeri preferiti
Cara Francesca 150esima puntata!! Finalmente ho trovato il tempo per ascoltare la tua 150esima puntata. Tanti auguri per questo obiettivo intermediario. Veramente bravissima! Spero che siano tante puntate interessante e divertente da venire. Numeri Mi piacciono molto i numeri anche grazie alla deformazione professionale dal tempo. Mio numero preferito è il 3 o i numeri di combinazione, addizione e divisione che fanno 3 alla fine. Sono nato il 9, abito a la casa con il numero 18 nel luogo con il numero postale 6330. Di solito “tiro” il numero 3 negli alberghi nuovi. Guido attualmente la nono macchina nel mia vita è questa è probabilmente l’ultima ecc. ecc. Per me i numeri parlano sempre e non sono noiosi o fastidiosi per niente. Cani Preferisco i cani meticci che quegli cani di razza che sfortunatamente per gli animali hanno in diversi casi un allevamento in modo sbagliato. Ciao a presto